Nel tentativo di rivitalizzare l’area, il Van Alen Institute, di concerto con il Coney Island Development Corporation, ha indetto il Parachute Pavilion Competition, un concorso per la progettazione di un padiglione permanente da realizzare all’ombra del Salto col Paracadute, noto punto di riferimento dell’area costruito per la Fiera Mondiale del 1939.
Abbiamo scelto di realizzare un “prato sollevato da un solo lato”, sul quale sdraiarsi all’ombra del Parachute con gli occhi, il naso e le orecchie rivolte al fondo dell’oceano:un roof-garden sostenuto da un telaio in acciaio con piloni inclinati che mostra tre facciate completamente vetrate dalla parte opposta al mare.
La superficie utile del padiglione si trova sotto il livello di parcheggio ed è circondato da un bacino di acqua bassa.
La presenza di una scultura ad albero in acciaio, all’interno dello spazio interrato, è l’accidentale presenza non-geometrica del rovesciamento dell’ordine naturale.
La scelta di nascondere l’edificio sotto un manto d’erba nasce dalla fascinazione che il parachute pavillion del ‘39 ha creato in noi sin dal primo momento; per questo motivo, il nostro progetto non si è posto minimamente in competizione con tale struttura preesistente.
